Chi siamo veramente…
Era da tanto che sognavo di scrivere questo pezzo. Ero sicuro che il 2012 sarebbe stato il nostro anno. O almeno l’anno zero. Il momento in cui il nostro approccio formativo e professionale avrebbe avuto una sua consacrazione. Io credo che siamo solo all’inizio. Mi spiego meglio: nel 2012 siamo stati protagonisti di una serie di eventi, Container alla Casa del Jazz, La Notte dei Musei, non ultimo lo spettacolo “Polvere” per la regia di Saverio di Giorgio in scena il 12 ottobre al Centro Cult.le Aldo Fabrizi all’interno della Rassegna Giovani@teatro, che ci hanno regalato molti applausi e tanta soddisfazione. Sono sicuro che mio padre Achille, sempre attento al destino dei suoi allievi sarebbe stato felicissimo di come stanno andando le cose. Ricordo che fece debuttare in un modo o nell’altro tutti noi. Non mi ha mai reputato ‘pronto’, almeno finché era in vita. Potevo fare al massimo il presentatore dei suoi recital. Alché un bel giorno ho deciso di prendermi da solo ciò che volevo, con la regia di un piccolo spettacolo dal titolo “Brothers” (da notare il mio solito e sfacciato filo-americanismo da figlio degli anni ’80). 55 minuti, atto unico di una commedia piena zeppa di musica e con tante idee – ad un certo punto il protagonista, Michael, da me interpretato, parlava con l’altro sé alla televisione, dialogava con la sua coscienza, e quella gli rispondeva pure! Ero sempre io ovviamente, ma filmato molti giorni prima del debutto, con occhiale Ray-ban nero e sigaretta di cioccolato…correva l’anno 1995 e mi piace ricordare l’esperimento del grande Derek Jarman e del suo flusso di coscienza nel testamento/capolavoro “Blue”. Mi aveva sconvolto e aveva convinto un 19enne appassionato della vita come me che ‘allora si può fare’. Questo cambia tutto. Si può fare, e se hai dei compagni di viaggio…insomma lo fai. Mio padre soddisfatto mi disse: “mi sono divertito, ma devi allungarlo”. I miei compagni di avventura erano tutti allievi come me, molti di questi neanche diplomati. Il sogno di una compagnia stabile o in grado di camminare da sé con innesti di tanto in tanto di nuovi adepti e avventurieri era nella mia testa già da allora. Questo per dire che siamo sempre stati votati alla sperimentazione – Tele-Degrado del 2009 è qui a dimostrarlo -, all’azzardo e al coinvolgimento di più persone che provenissero da quella grande esperienza che è l’Accademia Togliani. Rigida e flessibile allo stesso tempo. La disciplina e la serietà prima di tutto. Sul lavoro poi… Ad un recital di mio padre tardai all’appuntamento causa un bacio prolungato sulla spiaggia con la mia ragazza…corsi in strada con il fedele tergi-sacco dello smoking….risultato: non c’era nessuno. Andarono senza di me. “Così impari a stare al mondo” tuonò mio padre. “A stare al mondo”…oggi lo ringrazio ancora di quella lezione, perché così ho imparato a ‘sopravvivere’ al mondo. Grazie per quella lezione dolorosa ma utile più che mai. Noi docenti, la struttura nella sua totalità, ce la mettiamo tutta in un tempo in cui le lezioni non le vuole nessuno, a parte i ragazzi che abbiamo visto in scena quest’anno. Quel gruppo di ragazzi che dopo aver coltivato un sogno sono stati in grado anche di capire che c’è sempre il momento per emergere, che la lezione è importante e che c’è talmente tanta di quella concorrenza che per distinguersi bisogna amare ciò che si fa, amarlo dandosi delle regole ferree; è l’unica via, come dico spesso, per trasformare una seppur vivida aspirazione in una carriera. Ai ragazzi con i quali ho condiviso un percorso e a quelli nuovi auguro il massimo del rischio (calcolato), e grande entusiasmo, lo stesso che mi ha contraddistinto in questi 20 anni di carriera.
Adelmo Togliani
Grande Adelmo!..
Se col pensiero torno indietro al mio primo giorno in accademia, mi saltano alla mente due cose: la prima è che mi piacerebbe tornare indietro nel tempo per rivivere quel periodo fantastico, ma la seconda cosa (che è quella che mi impressiona di più), è notare quanto sono cambiata.. sia professionalmente che caratterialmente.. L’Accademia ti forma realmente! E anche se all’inizio sembra che non ce ne accorgiamo, col tempo invece ci rendiamo conto dell’enorme bagaglio che abbiamo acquisito e che ci torna sempre utile quando meno ce lo aspettiamo.. Grazie di tutto!